COMUNICATO STAMPA N.35

TERRACINA 21 GENNAIO  2021

Europa Verde presenta una interrogazione al Presidente e alla Giunta della Regione Lazio, a nome del consigliere regionale di Europa Verde Marco Cacciatore, per evitare il ripetersi sul territorio regionale di casi analoghi a quello della ex Pro Infantia a Terracina chiedendo alla Regione anche di valutare l’opportunità di avviare le procedure per il Commissariamento dell’Amministrazione di Terracina responsabile di atti amministrativi e decisioni incaute.

#svoltaverdeperterracina

Europa Verde nei giorni scorsi ha presentato una interrogazione a risposta scritta a nome del Consigliere Regionale di Europa Verde Lazio e Presidente della X Commissione Urbanistica Marco Cacciatore sulla vicenda ex Pro Infantia a Terracina, dopo il sequestro convalidato dal GIP lo scorso 8 gennaio, indirizzata al Presidente della Regione Nicola Zingaretti, all’Assessore all’Urbanistica Massimiliano Valeriani e alla Giunta.

Dopo l’approvazione del progetto della ex Pro Infantia con la costruzione sul prezioso lungo mare di un impattante complesso residenziale costituito da due fabbricati di 5 piani mediante un’operazione di demolizione, ricostruzione e cambio di destinazione d’uso dell’esistente storico complesso immobiliare, con modifica delle sagome, monetizzazione degli standard urbanistici per quasi 3000 metri quadri e con un evidente stravolgimento dell’attuale assetto urbanistico e paesaggistico, e il recente sequestro preventivo convalidato dal GIP di Latina, sembra ormai acclarato anche da parte di altri soggetti molto attivi nella vicenda, come il circolo locale di Legambiente e altri comitati cittadini, che nel Comune di Terracina la pianificazione urbanistica in questi anni si sia pericolosamente orientata su devastanti interventi di trasformazione speculativa del territorio costiero, con l’insediamento indiscriminato di diverse iniziative residenziali e balneari, che peraltro coinvolgono anche immobili storici tutti in aree di grande pregio fronte mare, come la ex Pro Infantia e la ex Villa Adrover.

La dubbia legittimità interpretativa della Legge Regionale 18 luglio 2017 n.7 (c.d. Rigenerazione Urbana) recepita a livello locale con una serie di delibere di Consiglio comunale dal 2017 al 2019 (in particolare: la n. 152 del 28 dicembre 2017, N. 53 del 16 Luglio 2018, N. 38 del 25 Giugno 2019) la cui condivisione ed approvazione da parte della competente direzione regionale sono tutte da appurare, unita alla mancata applicazione, per il caso della ex Pro Infantia, delle “norme di salvaguardia”, da parte del Comune di Terracina, stabilite dalla Legge Regionale 24/98 e comunicate dalla Regione con la nota “Annullamento DCR n. 5/2019 recante “Piano Territoriale Paesistico Regionale (PTPR)”. Direttiva Disciplina Paesaggistica da Applicare”, a seguito della dichiarata incostituzionalità del Piano Territoriale Paesistico Regionale (P.T.P.R.) da parte della Corte Costituzionale, nota con cui la Regione ha invitato i Comuni a rispettare l’art. 21 della LR 24/1998, in attesa di nuova approvazione del PTPR, anche tenendo conto delle note intercorse tra MiBACT e Direzione Regionale, hanno indotto il Consigliere Regionale di Europa Verde Marco Cacciatore, già autore di leggi ed emendamenti importanti come nel caso ultimo dell’ampliamento del Parco dell’Appia Antica, a depositare una interrogazione al Presidente della Giunta regionale del Lazio e all’Assessore competente per evitare il ripetersi sul territorio regionale di casi come quello della ex Pro Infantia o come quello che potrebbe coinvolgere, dato l’analogo schema, la ex Villa Adrover e per valutare l’opportunità di avviare le procedure per il Commissariamento dell’amministrazione di Terracina, visto l’incauto incedere delle procedure e il più che prevedibile esito del caso “Pro-infantia”, per tutti gli ulteriori atti relativi ai diversi insediamenti, di natura tutt’altro che conservativa.

Un procedere incauto confermato altresì dalla approvazione, sempre all’unanimità dei presenti, avvenuta in Consiglio Comunale il 28.7.2020, a due mesi dalle elezioni amministrative dello scorso settembre, di altre 4 delibere di Programma Integrato di Intervento ai sensi della Legge Regionale n. 22/1997-Adozione variante per una volumetria complessiva di quasi 100.000 metri cubi (quasi un terzo del volume di permessi di costruire residenziali e non residenziali autorizzato nell’intera provincia di Latina nel 2019!!). Delibere, di cui Europa Verde ha chiesto recentemente l’annullamento mediante documentate osservazioni presentate al Comune di Terracina ed alla Direzione Regionale Territorio Urbanistica Mobilità e Rifiuti, che evidenziano la violazione dei principi e delle disposizioni in materia di sviluppo sostenibile, di cui all’art. 3-quater del decreto legislativo n. 152/2006 e s.m.i..

“Europa Verde, già autore di un dettagliato esposto a tutti gli Enti coinvolti nell’iter autorizzativo del permesso di costruire per la ex Pro Infantia e autore delle osservazioni con richiesta di annullamento delle 4 delibere di variante al PRG del 28.7.2020, ha deciso di presentare dal parte del Consigliere Regionale di Europa Verde Marco Cacciatore una interrogazione a risposta scritta al Presidente Zingaretti, all’Assessore Competente e alla Giunta Regionale sul caso del cantiere di “rigenerazione urbana” ex Pro Infantia a Terracina. Nella interrogazione si critica, in particolare, l’indirizzo che si sta dando allo sviluppo urbanistico della città di Terracina, città pregiata dal punto di vista storico-naturalistico, paesaggistico e turistico, con un recepimento a livello locale (la cui legittimità e condivisione tra Enti è ancora tutta da dimostrare) del quadro normativo regionale, e con decine di interventi gravemente impattanti già approvati o in iter, tra Programmi Integrati di Intervento ai sensi della Legge Regionale n. 22/1997, Permessi a costruire demolizione/ricostruzione legge regionale 7/2017 (cd. Rigenerazione Urbana) – vedi i casi ex Pro Infantia e ex Corafa, Permessi di Costruire Convenzionato ex art. 28/bis del DPR 380/2001 e art. 3/ter della L.R. 36/1987 e Permessi di Costruire ai sensi e per gli effetti dell’art. 20 comma 6 del DPR 380/2001, quasi un terzo del volume di permessi di costruire residenziali e non residenziali autorizzato nell’intera provincia di Latina nel 2019!.  Un indirizzo, purtroppo condiviso, in questi ultimi anni, all’unanimita’ tra governo e opposizione in Consiglio comunale, che mira ad una devastante trasformazione del territorio costiero con evidente grave rischio di stravolgimento dell’attuale assetto urbanistico che questa Città non può assolutamente tollerare e che addirittura spinge a chiedere alla Regione Lazio di valutare l’opportunità di procedere ad un eventuale commissariamento della Amministrazione del Comune di Terracina. Una Amministrazione che, visto il rigetto da parte della Consulta del PTPR (Piano Territoriale Paesistico Regionale) approvato e la contemporanea mancanza di un PUA (Piano di Utilizzazione degli Arenili) aggiornato e carente della VAS (Valutazione Ambientale Strategica) regionale, avrebbe dovuto adottare certamente maggior cautela,  prima di procedere alla pianificazione di interventi urbanistici di tale impatto ambientale e paesaggistico in aree a ridosso della costa, come quello della ex Pro-Infantia o come quello che potrebbe riguardare anche la ex Villa Adrover, immobile pubblico ormai venduto al privato con analogo schema. Una politica di gestione del territorio davvero scellerata ed inconcepibile in una città in cui il consumo di suolo è già al 12% contro una media nazionale del 7%, il verde urbano fruibile è di soli 4,7 metri quadri ad abitante contro una media delle città analoghe che è di 47 (10 volte tanto !!), di molto inferiore anche a quanto previsto dalla legge urbanistica che stabilisce in almeno 9 metri quadri per abitante lo spazio riservato al verde urbano, e con una carenza storica di parcheggi e servizi.“ dichiara Gabriele Subiaco co-portavoce di Europa Verde Terracina.

Allegato: Interrogazione Consigliere Marco Cacciatore.